flashmob 21 novembre

Oggi, 21 Novembre 2010, dalle ore 15:45 alle ore 16:00, nella stazione Termini di Roma si è svolta una Flash Mob in solidarietà con gli immigrati in lotta di Brescia e Milano.
Nonostante il demenziale schieramento di forze dell’ordine fosse puntualissimo all’appuntamento (ah ah) la Flash Mob è andata pacificamente “in scena” comunicando con i passanti e i viaggiatori che incuriositi hanno guardato, fotografato, chiesto.

Chiediamo che non si spenga l’attenzione sulla inaccettabile condizione che gli immigrati sono costretti a vivere ogni giorno in questo paese. Invitiamo tutti coloro che sentono la necessità di esprimere il proprio dissenso ad organizzarsi spontaneamente, sottolineando che la semplicità organizzativa di un’azione come la Flash Mob è inversamente proporzionale al suo enorme potere comunicativo.

Tenete gli occhi aperti, pronti a partecipare, perchè la Flash Mob “siamo tutti sulla gru” riapparirà in qualche punto della città.
Siamo precari e precarie, convinti che la precarietà che viviamo ogni giorno sia comune a quella che vivono gli immigrati, i lavoratori, gli studenti e gli artisti di questo paese; e continua anche una volta scesi dalla gru.

flash-mob per gli immigrati di Brescia 21 Novembre 2010 ore 15.45 Roma Termini

Il 29 Ottobre a Brescia dei ragazzi immigrati sono saliti su una gru. Otto giorni fa a Milano, su una torre.

Chiedono il rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla sanatoria “truffa” ( con un cambiamento dell’ultimo minuto migliaia di persone che avevano già fatto domanda pagando 500 euro, non hanno più i requisiti per parteciparvi ), il prolungamento del permesso per chi ha perso il lavoro e per chi denuncia il datore di lavoro in nero e lo sfruttamento, una legge per il diritto di asilo, la cittadinanza per chi nasce e cresce in Italia e diritto di voto per chi vive in Italia da almeno 5 anni.

E’ stato impedito alle persone che stavano sotto la gru a Brescia di mantenere il presidio di solidarietà e lotta, ci sono stati degli arresti e non si sa quanti immigrati senza permesso di soggiorno sono stati presi e verranno espulsi.

Sperando che tutta la gente di questo paese trovi il modo di espimere la propria opinione su questa storia solidarizzando con la lotta di questi immigrati, vi invitiamo ad un flash-mob domenica 21 Novembre 2010 alle 15.45 davanti al binerio 7-8-9 della stazione Termini.

Ognuno venga con un cartello con scritto : SIAMO TUTTI SULLA GRU e con una sedia, uno sgabello, una cassetta del latte o qualcosa che permetta di alzarsi dal pavimento.

Appena arriva il treno delle 15.45 da Milano al binario 8 tireremo fuori il cartello e staremo in equilibrio per qualche minuto su una gamba sola, rappresentando il disequilibrio e la precarietà che come funamboli gli immigrati sono costretti a vivere in questo paese.

con i migranti di brescia

Brescia: Maroni, così non si fa!

Esprimiamo tutta la nostra indignazione e tutta la nostra rabbia per quanto
succede in queste ore a Brescia, dove espulsioni e rastrellamenti stanno
seguendo al violento sgombero del presidio in sostegno agli immigrati che
dal 30 ottobre sono saliti su una gru per protestare contro la sanatoria
“truffa”. Due ragazzi egiziani già espulsi, 20 in attesa di espulsione in
custodia presso la Questura di Brescia, tre già tradotti al CIE di Torino,
due, forse tre a Milano Corelli, numerosi feriti, due compagni che
compariranno davanti a un giudice domani, tutto questo mentre la polizia
impone di fatto il coprifuoco alla città,  rastrellando almeno altre 50
persone e portandole in Questura.  Per tutta risposta i ragazzi sulla gru
hanno deciso di entrare in sciopero della fame e della sete a oltranza.

Gli immigrati di Brescia chiedono il rilascio del permesso di soggiorno per
chi ha partecipato alla sanatoria “truffa”, il prolungamento del permesso
per chi ha perso il lavoro e per chi denuncia il datore di lavoro in nero e
lo sfruttamento, una legge per il diritto di asilo, cittadinanza per chi
nasce e cresce in Italia, e diritto di voto per chi vive in Italia da almeno
5 anni. Le stesse richieste che altri  5 ragazzi immigrati fanno dall’alto
della torre di via Imbonati a Milano da tre giorni. Domani a Roma faremo
nostra la loro lotta, e manifesteremo contro le politiche assurdamente
repressive del governo italiano schiavo delle posizioni estremiste di una
Lega razzista e xenofoba. I fatti di Brescia rappresentano solo l’ultimo
degli sfaceli di cui si è reso responsabile questo governo inadeguato e
dalla mano pesante: da Rosarno  a Terzigno, dai pastori sardi, alla tav
finanche contro i terremotati de L’Aquila.

Domani dalle ore 15.00 appuntamento in piazza dell’Esquilino per un presidio
pubblico con assedio sonoro e di massa al Ministero dell’Interno.

Da Brescia a Milano, da Roma in tutta Italia, la lotta non si ferma, si
allarga!

Prime adesioni: Comitato Immigrati in Italia, Coordinamento cittadino di
lotta per la casa, Associazione Senzaconfine, Acrobax, Blocchi Precari
Metropolitani, , Horus project, Action, Sinistra critica, Partito della
Rifondazione Comunista, ex51, collettivo antagonista prima valle, macchia
rossa, Partizan..

———

Da settimane i migranti bresciani sono in mobilitazione permanente contro la sanatoria truffa che dopo aver aperto una speranza di regolarizzazione ha sbattuto le porta in faccia ai tanti e tante costretti alla clandestinità da leggi disumane come la Bossi- Fini e il Pacchetto Sicurezza targato Maroni. Proprio da Maroni arriva l’ordine perentorio di stroncare la protesta: distruggendo i presidi che si erano organizzati e costringendo sei persone a salire su una gru a 35 metri di altezza dove stanno dal 30 ottobre. Ma la follia sanguinaria di chi gestisce l’ordine pubblico non si è fermata neanche di fronte a questo gesto di disperata determinazione e alla imponente manifestazione di massa tenutasi sabato scorso: questa mattina all’alba hanno scaricato la loro violenza sui presenti al presidio provocando decine di feriti e oltre 30 persone in stato di fermo.

Nel pomeriggio di venerdì 5 novembre la polizia norvegese ha sequestrato per alcune ore il server che Autisti/Inventati teneva in Norvegia e ha copiato tutti i dischi per una rogatoria internazionale proveniente dall’Italia.

Di seguito il comunicato

la polizia spara nel mucchio: colpirne cento per educarne uno?


È la logica di chi non sa bene che pesci pigliare. Nel dubbio spara nel mucchio, capace che prenderai anche il tuo bersaglio. O quella dei rastrellamenti per cui si buttano all’aria intere strade per cercare magari qualcosa che non c’è. La polizia (postale) italiana ha la brutta abitudine di frugare nei dati di centinaia, migliaia di persone anche solo per trovare un’e-mail. È successo di nuovo al server che A/I ha in Norvegia: i dischi sono stati clonati per intero per una indagine di cui non ci hanno ancora detto nulla. Anche se non siamo direttamente coinvolti in una eventuale inchiesta resta il fatto che i dati dei nostri utenti (nella maggior parte dei casi crittati) sono comunque stati acquisiti da qualcuno che al massimo aveva il mandato per cercare una specifica cosa.
Ma è la logica del colpirne cento per “educarne” uno: intanto mi prendo tutti i dati e poi, quando non trovo quello che cercavo, arrivederci e grazie.
Quando queste cose accadono in Cina o in Iran immediatamente si mobilitano schiere di eroi della riservatezza a tuonare contro il “regime” di turno che spia i propri cittadini. Nel caso accada sotto il loro naso si distraggono magari perché stanno pensando ai riti tribali che si svolgono ai piani alti di questo paese.
Davanti a episodi del genere occorre reagire in fretta e in tanti, sia imparando a proteggere la riservatezza dei nostri dati, sia protestando contro la sorveglianza elettronica che avanza, con tentativi più o meno goffi ma comunque arbitrari e repressivi.

È anche interessante far notare come non ci fosse assolutamente necessità di realizzare questa operazione: ogni volta che ci sono stati chiesti log o informazioni, abbiamo sempre risposto; non è colpa nostra se le informazioni che cercano non le abbiamo o gli sono inutili. Al massimo lo consideriamo un merito. Come consideriamo un merito che nel giro di 24 ore il Piano R* ci abbia permesso di rimettere in piedi tutti i servizi abbattuti dal raid: da ormai 5 anni diciamo a tutti i nostri utenti che il nostro obiettivo è impedire che ciò che offriamo venga distrutto, mentre abbiamo da tempo capito e cercato di sensibilizzare tutti sul fatto che gli unici depositari della riservatezza siete voi, la vostra intelligenza in quello che scrivete e leggete, la vostra accortezza nel non delegare a nessuno questo aspetto della vostra vita. I nostri dischi (tranne gli archivi delle liste) erano crittati, ma con il clone del disco e un po’ di tempo nessun sistema di crittazione è indecifrabile. Per cui non cullatevi in un falso senso di sicurezza.

Sostenete la battaglia che intraprenderemo come già abbiamo fatto ai tempi del primo crackdown contro A/I, diffondete quello che vi racconteremo, combattete contro ogni forma di limitazione della vostra libertà di comunicare.
Al contrario della polizia noi vogliamo educarne cento per colpirne uno, quel genio che nella polizia postale ha pensato che copiare i dati di 2000 persone fosse una buona idea per ottenere un pugno di mosche.

assemblea teatrale sulla precarietà

Venerdì 12 novembre, ore 15-19

Il Volturno presenta:

Assemblea Teatrale sulla precarietà

Il Volturno organizza 3 giornate d’incontro sul tema della precarietà attraverso il Teatro, la Fotografia e il Cinema.

Nell’assemblea Teatrale (12 nov.) si cercherà di metter in scena diverse storie di precarietà,

per poi studiare attraverso il Teatro Dell’Oppresso cosa possiamo fare per difendere i nostri diritti e stimolare il cambiamento.

L’assemblea Teatrale si svolgerà dalle 15 alle 19.

Alle ore 15.00

possono venire tutti quelli che vogliono mettere in scena le proprie storie e/o condividere esperienze con gli altri.
Il lavoro sarà guidato dal maestro Olivier Malcor.
Iscrizione gratuita ma necessaria: metaforum@ymail.com

Alle ore 18 apriremo le porte a tutti quelli che vogliono partecipare al forum.

www.parteciparte.com

volturnée e terminal 37

..clicca sulle immagini per ingrandire le locandine..

volturno.noblogs.org

l’Aquila chiama Italia

L’Aquila chiama Italia
perché la ricostruzione dopo 18 mesi di promesse è FERMA.

L’Aquila chiama Italia
perché aumentano solo disoccupazione e cassa integrazione.

L’Aquila chiama Italia
perché chiede una legge organica sulla ricostruzione:  fondi  certi, restituire le tasse come è stato fatto per altre emergenze,

L’Aquila chiama Italia
perché già oggi stiamo ripagando i mutui sulle nostre case ancora distrutte.

L’Aquila chiama Italia
Perché ogni problema non può essere affrontato come un’emergenza da commissari straordinari

L’Aquila chiama Italia
Perché nel nostro Paese si investano risorse pubbliche sulla prevenzione e messa in sicurezza del territorio per evitare altre  tragedie.

L’Aquila chiama Italia
Perché alcune persone non possano più ridere sulle nostre tragedie  pensando ai loro profitti

L’Aquila chiama Italia
perchéla crisi economica e le politiche scellerate costringono i nostri giovani ad abbandonare il loro territorio

L’Aquila chiama Italia
Perché  prevalga la solidarietà contro un federalismo egoista che non vuole trovare risorse necessarie per la ricostruzione

L’Aquila chiama Italia
Perché la nostra Città è un Bene Comune di Tutto il Paese

L’Aquila chiama Italia
Perché i cittadini possano finalmente  partecipare alla scelte che riguardano la loro vita.

L’Aquila chiama Italia
Perché tutto il Paese ha la responsabilità storica di non far morire una delle maggiori città d’arte

L’Aquila chiama Italia
Perché ci stanno TOGLIENDO IL FUTURO.

Gli aquilani  vivono amplificati, nell’epicentro della crisi, gli stessi  problemi che assillano tutti i cittadini italiani

da qui lanciamo un appello a tutti  quelli che ci  sono stati vicini:

ai vigili del fuoco, alla base del volontariato della protezione civile, ai sindaci e rettori della regione, agli studenti delle università, a tutti quelli che nel nostro paese lottano in difesa dei propri territori, i lavoratori, gli insegnanti, i precari che ogni giorno si battono per i propri diritti, a tutte le forze sindacali e sociali, agli imprenditori, al “popolo delle partite iva”, al mondo dell’associazionismo e del volontariato, a chi crede che le cose possano e debbano cambiare con la partecipazione attiva dei cittadini.

Non è un problema locale, per la crisi economica non si possono sacrificare inostri diritti. Figuriamoci un intero territorio.

VI ASPETTIAMO TRA LE NOSTRE MACERIE UNITI SOTTO LA BANDIERA NEROVERDE SENZA SIMBOLI DI PARTITO.

L’AQUILA, SABATO 20 NOVEMBRE 2010 – ORE 14.00

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

delibera sulle caserme

DELIBERA SULLE CASERME

Giovedì 28 Ottobre dalle ore 17.00 i movimenti torneranno a manifestare in Campidoglio

Prosegue la mobilitazione dei movimenti per il diritto all’abitare. Dopo la manifestazione di lunedì scorso e la partecipata iniziativa di ieri sarà necessario tornare ancora sulla piazza del Campidoglio per ribadire l’assoluta importanza di mantenere il governo pubblico nelle operazioni di dismissione del patrimonio militare e la preoccupazione per la voracità del ministero della difesa, gli interessi della rendita immobiliare e la debolezza di una amministrazione attenta solo a fare cassa.

“L’incontro con i capigruppo strappato il 25 Ottobre si è svolto nella Sala del Carroccio, alla presenza del capogruppo del PDL Gramazio, del presidente della commissione urbanistica Di Cosimo, dei capigruppo di opposizione Quadrana, Marroni, Alzetta e Azuni,  ha dato vita ad un confronto aperto e trasparente che ha permesso di far emergere tutti i nodi e le contraddizioni, ma non ha prodotto il cambio di rotta che ci aspettavamo”.

“I capigruppo hanno capito bene che non è possibile decidere i progetti da realizzare senza tenere conto caserma per caserma dei bisogni e delle aspettative della città, della necessità di coinvolgere i municipi e gli abitanti in un processo partecipativo vero e concreto. Come hanno compreso che è necessario emendare la delibera in discussione per dare maggiore spazio alle superfici ed ai progetti di carattere pubblico e sociale. Tuttavia il quadro che ne emerge rimane nella sostanza davvero sconfortante, nessun impegno preciso è stato preso: non solo la quota di superfici destinate a servizi pubblici rimane ancora inchiodata al 10% delle cubature che verranno realizzate (una vera miseria!); non è prevista accanto ai servizi una quota di alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare alle graduatorie ed all’emergenza abitativa; non è nemmeno chiaro che i privati che interverranno dovranno realizzare direttamente “a costo zero” per l’amministrazione la parte pubblica di tali progetti, oltre il danno.. pure la beffa!”.

In una città distrutta dal cemento privato e dalle speculazioni, si sceglie ancora una volta la strada di regalare le aree ed i gioielli di famiglia ai soliti costruttori invece di realizzare asili, presidi sanitari, spazi culturali e sociali, case a prezzi accessibili e popolari. Dove pensano di realizzare i 6000 alloggi popolari previsti dalle delibera del PIANO CASA Comunale? Quale credibilità ha una politica ed un ‘amministrazione che non rispetta nemmeno gli impegni presi pochi mesi fa? ”.

Consapevoli che la nostra richiesta di rimettere al centro le reali necessità dei romani attraverso la realizzazione di servizi e alloggi popolari riguarda l’intera città, non intendiamo fare passi indietro. Il nostro concetto di valorizzazione è lontano da quello che vogliono realizzare i Parnasi e i Caltagirone di turno con i loro project financing. Riteniamo che la città si valorizza nella tutela dei diritti primari di chi la abita e non aumentando potere e ricchezze dei padroni del mattone, i re di Roma cari a Veltroni e graditi anche ad Alemanno.

I movimenti per il diritto all’abitare si appellano ai comitati, alle reti, agli abitanti di Roma per produrre ancora una volta una forte sinergia ed alleanza dal basso, per costringere l’amministrazione comunale ad ascoltarci, per imporre e costruire un’altra città possibile.

Movimenti per il diritto all’abitare: Coordinamento cittadino lotta per la casa, Blocchi Precari Metropolitani, Action, Comitato Obiettivo Casa

Per info: 3398637771 – 3200855289

con generazione p.

GENERAZIONE P. RENDEZ-VOUS PROSEGUE..

I precari proseguono l’occupazione abitativa della palazzina, ed attivano il GP.POINT

Iniziato presidio permanente dell’atrio del sottostante teatro preneste per la restituzione al quartiere dello spazio.

Dopo il festival “rendez vous” che si è tenuto dal 15 al 18 ottobre nello stabile liberato in via filippo scolari, i precari e le precarie della Generazione P. – assieme alla assemblea pubblica che si è incontrata ieri – hanno deciso di proseguire la occupazione abitativa in corso nella palazzina sopra l’ex cinema preneste, negli uffici della società.

Una occupazione che vuole essere la risposta concreta ad un bisogno reale ed immediato. Siamo un gruppo di precari, fra i 18 ed i 30 anni, che si trova nell’impossibilità di pagare una stanza 400euro al mese. Una occupazione che però vuole essere anche la sperimentazione di una idea di abitare differente, fondata sulla condivisione. Una occupazione che vuole essere uno strumento per l’autotutela dei precari, diffondendo pratiche di riappropriazione, conflitto, liberazione.

Per tutti questi motivi, saranno attivi presso la palazzina diversi servizi per tutti i precari e le precarie: una sala laboratorio/studio con caffetteria, un punto wireless, cineforum, un punto di informazione ed autodifesa riguardo gli affitti, il lavoro, l’antiproibizionismo. Un luogo di incontro, autorganizzazione, condivisione della Generazione Precaria. Un Gp.Point, crocevia di conflitto che speriamo si diffondano nella metropoli.

Il Gp.Point sarà attivo a partire da Venerdì, giornata nella quale sarà presentato con una iniziativa rivolta al quartiere ed a tutti i precari della città.

Nel frattempo, presidieremo – assieme a tutti i cittadini e le realtà sociali-associative interessate – l’ingresso dell’ex teatro preneste. Vogliamo si apra, assieme alla proprietà ed alle istituzioni locali, un tavolo di partecipazione per definire un progetto che consenta di restituire al quartiere questo enorme spazio, abbandonato da quasi trenta anni dalla proprietà. In attesa che si avvii questo confronto, presidieremo l’atrio del teatro – per tutelare questo luogo da qualsiasi tentativo di speculazione e per iniziare a raccogliere le proposte per l’utilizzo sociale e partecipato del teatro.

Invitiamo tutti e tutte a sostenere e difendere questa esperienza che sta evidenziando mpolte contraddizioni nella nostra metropoli, partecipando alla assemblea pubblica di venerdì 22 Ottobre.

P. RENDEZ-VOUS CONTINUA

Venerdì 22 ottobre – ore 17.00

– presentazione del Gp.Point

Sabato 23 Ottobre – ore 16.00

– giornata di comunic_azione nel quartiere

Domenica 24 Ottobre – ore 15.00

– porta la tua idea per il teatro preneste

teatro de merode @ compleanno csoa la strada

16 ANNI DI OCCUPAZIONE DEL CSOA LA STRADA

PROGRAMMA 8 E 9 OTTOBRE 2010

VENERDI’ 8 OTTOBRE
DALLE 16:00 A PIAZZA SAULI

Ore 16:00 Giochi e giocoleria per bambini a cura del TeatroDeMeRode

Ore 18:00 Presentazione della scuola pop. “Piero Bruno” e proiezione
del video “Non rubateci il futuro” realizzato da Margine Operativo

Ore 19:30 Spettacolo Teatrale “Satiriasi show” Stand up comedy

Ore 20:30 Cena Sociale

Ore 21:30 Spettacolo Teatrale “Sangue dal naso”  Teatro delle
Condizioni Avverse

Ore 23:00 “Chiaraviola 4TH” Jazz – Swing – Blues

Dalle ore 16:00 Stands e Ciclofficina in piazza
Dalle 19:00 Degustazione vini a cura del Social Wine

SABATO 9 OTTOBRE
Ore 15:00 a Piazza Sauli
Terza edizione della Maratona della Resistenza (3,5 km) accompagnata
dalle sonorita’ della Malamurga