SOLIDARIETA’ AL TEATRO DEL LIDO: I NOSTRI DIRITTI PIU’ FORTI DELLE VOSTRE DENUNCE
Apprendiamo con sconcerto delle 15 denunce agli attivisti del Teatro del Lido che ormai da quasi un anno hanno riaperto questo spazio lasciato al degrado. Ancora più sconcertati apprendiamo che le identificazioni sono state fatte utilizzando il foglio degli ingressi per assistere ad una seduta del consiglio del tredicesimo municipio. Alle persone convocate al commissariato di Ostia sono state chieste impronte digitali e sono state scattate delle fotosegnaletiche. Studenti e studentesse, artisti, ex lavoratori, ragazzi e ragazze del collettivo l’officina e di affabulazione, cittadini e militanti del partito democratico; Questa è la composizione delle persone denunciate.
Il 26 Febbraio sarà un anno dalla nascita del “comitato per la riapertura del teatro del lido”, nato il giorno in cui si è deciso che il teatro partecipato di Ostia riprendesse vita dal basso. Difronte alla richiesta di riassumere i lavoratori e riaprirlo con la formula della partecipazione, l’unica risposta sono state le denunce e il silenzio della politica cittadina. Alla richiesta del rispetto dei nostri dirtti, loro hanno risposto con l’arma della repressione, minacciandoci prima di sgombero, costringendoci a salire sul tetto del tredicesimo muncipio e poi denunciadoci senza neanche averci identificato di persona. Il commissariato di Ostia decide di fare politica dando dei chiari segnali di autoritarismo intimidatorio, proprio perchè la politica non riesce a dare delle risposte alla cittadinaza viva del territorio. Sono ridicoli come è ridicola la classe dirigente di un paese in declino. E’ ridcola la giunta Alemannno che invece di risolvere i problemi della città pensa piuttosto a spartire tra parenti e amici i soldi della città, è ridicolo il tredicesimo municipio che si dimostra un luogo inutile senza alcun potere decisionale.
Non siamo intenzionati ad accettare silenziosamente questi atti indimidatori: noi non abbiamo paura. Ci stringiamo accanto ai fratelli e le sorelle del “comitato per la riapertura del teatro del lido” perchè insieme a loro abbiamo imparato che l’unica strada per la difesa dei diritti è quello della mobilitazione. Le nostre idee volano più in alto della repressione delle forze dell’ordine, come volano più in alto delle chiacchiere di una classe dirigente che sta fallande miseramente. I nostri diritti valgono molto di più delle vostre denunce.