appello lido

APPELLO DEL TEATRO DEL LIDO DI OSTIA

ASSEMBLEA CITTADINA

18 GIUGNO 2010 ORE 17.30
NON C’E’ FUTURO SENZA CULTURA
(Via delle Sirene, 22 – Ostia)

Viviamo
un momento storico difficile, dove la crisi economica continua a farsi
sentire e non sembra darci buoni segnali. Le immagini della Grecia sono
emblematiche. In tutta risposta, Il nostro governo decide di far cadere
i nuovi tagli sul mondo della cultura, dopo aver colpito ricerca e
istruzione. L’urgenza di questa manovra finanziaria del ministro
Tremonti, tradisce quel senso di tranquillità che ci vogliono
raccontare.

Sono previsti infatti il taglio dei fondi
statali a 232 istituti culturali, tutti importanti, molti di fama
internazionale, praticamente tutti legati per la loro sopravvivenza
alle sovvenzioni statali: L’Eti, la Triennale di Milano e la
Quadriennale di Roma, l’associazione musicale Giovanile (Agimus) e il
museo Poldi Pezzoli. Le fondazione Arena di Verona e festival dei Due
mondi di Spoleto, il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, le
fondazioni Gioacchino Rossini di Pesaro, Giorgio Cini di Venezia e
l’Istituto Gramsci di Roma. Ma anche la fondazione Lirico-sinfonica
Petruzzelli e Teatri di Bari e il Gabinetto Vieusseux di Firenze. E
questi sono soltanto alcuni esempi. Si parla di diverse migliaia di
artisti/lavoratori sforbiciati dal governo Berlusconi.

In un
quadro dove il mondo del teatro, del cinema, della danza e dell’arte,
già vivevano una difficoltà per la mancanza di spazi e di fondi per
poter sopravvivere, questo si configura come un colpo di grazia al
mondo della cultura. I tagli al FUS erano soltanto il preludio ad una
riduzione d’investimenti pubblici più generale.

Il Teatro del
Lido, nella periferia di Ostia, è un altro esempio di questo attacco
forte alla cultura. Un teatro, che dopo cinque anni di programmazione
pubblico-partecipata, è stato chiuso dalla giunta Alemanno e che adesso
vive soltanto grazie alla riapertura effettuata da un comitato formato
da ex lavoratori, operatori culturali, giovani compagnie teatrali e
semplici cittadini. Ormai sono tre mesi di occupazione con una
foltissima programmazione straordinaria. Uno spazio che vive perchè
sorretto dalla volonta comune di non perdere un luogo di aggregazione.
Un teatro che resiste nell’idea che la crisi non può essere pagata dal
mondo dell’arte.

E’ arrivato il momento di unire le nostre
vertenze e mobilitarci insieme per difenderci dai tagli che stanno
facendo al mondo della cultura.

Emblematiche sono le frasi
del Regista Monicelli: "Succederà che questo schermo rimarrà nero,
senza immagini, senza parole. Succederà che i lavoratori di domani di
cinema e televisione non avranno un futuro. Perché si sta tagliando il
loro presente. Perché si stanno negando i loro diritti di studenti".
Una frase che sentiamo valida non solo per il piccolo e il grande
schermo ma anche per tutto il resto del mondo dello spettacolo.
Colpiscono il presente e distruggono il futuro delle nuove generazioni.

In
tutta risposta, il 18 Giugno convochiamo un assemblea generale per
iniziare a discutere e confrontarci sul futuro del mondo della cultura.
Iniziamo a costruire insieme una forte mobilitazione per difendere il
nostro diritto ad esistere. Difendiamo l’idea della cultura come bene
comune da rinnovare e preservare.

Difendiamoci dai tagli e dalla dismissione degli
spazi teatrali. Difendiamoci dalla distruzione dei luoghi di produzione
artistica.

 CONTRO TAGLI E CHIUSURA DI SPAZI: NON C’E’ FUTURO SENZA CULTURA


Comitato "Riapriamo il Teatro del Lido"