carnevale antirazzista

..ci siamo ci siamo..
è arrivato il
 
 
di seguito la leggenda da cui nasce il nostro carnevale
 

 

Il Serpente Piumato e il
Dragone Giallo

Nelle lontanissime
Montagne del Nord, dove l’aria è così fredda che nascono luccicanti
fiori di ghiaccio dai petali cristallini. Dove il vento soffia così
forte che la gente lega le case a grandi corde perché non volino
via, vive, adagiato in una sconfinata vallata, il Serpente Piumato.
Sulla sua nascita si narrano molte leggende. C’è chi dice sia sorto
all’improvviso dal centro del Grande Lago Azzurro. Chi racconta,
invece, che egli sia il vecchio torrente luminoso che, stanco di
seguire sempre lo stesso corso, decise di mettere le gambe e andare
in giro per le valli. Non si sa quanti anni abbia, per le genti della
montagna esiste da sempre. Da sempre protegge i villaggi dai venti
più forti facendo scudo col suo corpo. Da sempre, i bambini, nelle
rare giornate in cui il vento si calma, gli salgono sulla schiena,
gli fanno un po’ di solletico, e lui, ridendo, li porta in giro a
velocità inimmaginabili per un essere umano. E’ per questo che i
bambini delle montagne conoscono il mondo meglio di chiunque altro.

Quando gli adulti di
quelle terre, sono stanchi e tesi perché troppo presi dal lavoro di
ogni giorno, succede che si mettano a litigare e a urlarsi contro. E’
allora che il Serpente Piumato passa tra loro: il fruscio delle sue
piume e i movimenti sinuosi del suo corpo dilatano l’aria, e
improvvisamente gli adulti si guardano tra loro, e vedendo le loro
facce ingrugnite dalla rabbia, gli scappa da ridere e, presi da una
gioia incontenibile, impastano la terra con i fiori azzurri e giocano
a sporcarsi l’un l’altro in una grande festa.

Esattamente dall’altra
parte del mondo, nel lontano Deserto del Sud, il sole è così caldo
che gli abitanti vanno in giro solo dal tramonto all’alba. Piccoli
villaggi di terra rossa sorgono intorno ai rari alberi, che sono
enormi e carichi di frutti succosi. Intorno alle case nascono fiori
arancioni a forma di campana; portandoli alla bocca si può berne
quello che loro chiamano “rajadal” (un succo molto simile
all’aranciata). Non sempre, in quei luoghi la vita è semplice, a
volte per trovare l’acqua bisogna scavare pozzi profondissimi, in
compenso le galline fanno le uova già sode.

E’ qui che vive il
Dragone Giallo. C’è chi dice sia nato al centro della terra e venuto
fuori dalla bocca del Grande Vulcano. C’è chi narra che sia planato
dal cielo in una notte di stelle cadenti. Nessuno sa quanti anni
abbia, per la gente del deserto esiste da sempre. Da sempre, col suo
corpo splendente, aiuta gli abitanti ad orientarsi nella notte. Da
sempre i bambini dei villaggi, gli salgono sulla schiena e lui li
porta in giro illuminando tutto intorno. E’ per questo che i bambini
del deserto conoscono il mondo meglio di chiunque altro.

Quando scavare un pozzo
diventa troppo faticoso, gli adulti si danno la colpa a vicenda e non
si guardano più negli occhi. E’ allora che il dragone giallo passa
tra loro e si mette a cantare. La melodia è così dolce e vivace che
tutti si dimenticano all’istante della fatica e per la gioia si
impiastricciano le facce con il succo “rajadal”.

Un brutto giorno, nelle
Montagne del Nord, arrivò un viaggiatore bugiardo. La gente di quei
luoghi era tradizionalmente ospitale, e lo accolsero come un
fratello. Lui mangiò e bevve alla loro tavola. Affascinati dalle sue
conoscenze, gli abitanti delle montagne gli chiesero di raccontargli
come era fatto il mondo dall’altra parte. Lui gli parlò del Popolo
del Deserto e disse loro che quella era gente strana e malvagia e che
fra loro viveva un mostro giallo dalle fauci infuocate e dalla fame
insaziabile. Disse anche che aveva sentito da fonti attendibili, che
le genti del deserto stavano preparando la guerra per conquistare le
montagne.

Lo ringraziarono e
tremanti di paura si riunirono tutti in una grande assemblea per
decidere il da farsi.

Il furbo viaggiatore
riprese il cammino e, un altro brutto giorno, arrivò nel Deserto del
Sud. Anche in quei luoghi la gente era straordinariamente ospitale.
Gli offrirono ombra e “rajadal”. Lui bevve e si riposò. Anche la
gente del sud voleva sapere com’era il mondo dall’altra parte. Così
il viaggiatore raccontò loro che nelle Montagne del Nord viveva una
popolazione strana e malvagia. E che tra loro viveva un essere
mostruoso chiamato il Serpente Piumato, capace di abbattere un’intera
foresta con un respiro e di usare le cime aguzze delle montagne come
stuzzicadenti. In più disse loro che la gente del Nord, stanca del
freddo, stava muovendo guerra al deserto per conquistarlo. Lo
ringraziarono e spaventati si riunirono in un’assemblea per decidere
cosa fare.

Entrambe le popolazioni
scelsero di non aspettare il nemico nelle proprie terre ma di
muoversi all’attacco. Ma con quali armi? Non avevano mai fatto la
guerra. Così chiesero aiuto al Serpente Piumato e al Dragone Giallo.
Questi, sapendo la minaccia che la propria gente correva, montarono
su tutte le furie, e, gonfiandosi di rabbia, si misero in testa ai
cortei che marciavano l’uno contro l’altro.

Dopo giorni di viaggio,
circa al centro della terra, i cortei si avvistarono. Un silenzio
irreale scese sul mondo. Dalle due armate cominciarono a venire
avanti il Serpente e il Dragone. Si scrutarono a lungo, mentre tutti
li fissavano pietrificati. All’improvviso, si scagliarono l’uno
contro l’altro a gran velocità. Fu allora, che con grande sorpresa
di tutti, invece di divorarsi a vicenda, il Dragone e il Serpente
iniziarono a danzare. Avevano entrambi una testa e una lunga coda,
entrambi camminavano alla stessa maniera. Ai bambini sembrarono
immediatamente cugini. I grandi, invece, si accorsero in quel momento
che il viaggiatore li aveva ingannati, per chissà quale interesse
personale, forse anche solo divertirsi alle loro spalle.

Passata la paura arrivò
la gioia. I visi si distesero, qualcuno iniziò a cantare, altri a
danzare, altri ancora si innamorarono. Ci fu una festa talmente
grande che ancora oggi, una volta l’anno, i popoli del Deserto e
delle Montagne, si incontrano al centro della terra per ricordare
quel giorno. Il giorno in cui la paura era stata sconfitta. Il giorno
in cui i popoli impararono a non fidarsi più del viaggiatore
imbroglione.

rete muni XI

verso il carnevale del municipio XI

30 gennaio – assemblea di presentazione della rete

scarica il manifesto:manifesto assemblea 30-1.pdf

 


"[…]Siamo cittadini, associazioni, singoli, spazi sociali del Municipio Roma
XI e da anni siamo impegnati, ciascuno nella propria realtà e con le proprie
modalità, nella produzione di nuovi percorsi culturali, sociali, educativi,
nella costruzione di alternative basate sulla ricostruzione di un nuovo senso
di comunità e di socialità, sul vivere pienamente la cittadinanza attiva e la
partecipazione, cercando di spingere dal basso per creare una società più
aperta, egualitaria, solidale ed inclusiva.
Di fronte al prevalere di logiche individualistiche finalizzate al profitto
speculativo e all’arricchimento di pochi, di fronte alla mercificazione del l’
ambiente e dei beni comuni, alla svendita delle antiche conquiste sociali, alla
frammentazione sociale e culturale imposta sui luoghi di lavoro, nelle scuole,
nei quartieri, di fronte all’affermazione di politiche securitarie che
permettono il controllo e la persecuzione legalizzata nei confronti del
diverso, sia esso migrante, rom, gay o senza fissa dimora, non vogliamo più
rimanere solo ancorati alle nostre singole realtà e abbiamo deciso lavorare in
rete, creando una consulta permanente territoriale che possa valorizzare il
lavoro dei singoli e sappia potenziare la nostra capacità di tracciare nuovi
percorsi di partecipazione. […] " 

tendopoli a rischio

Roma, 15 Gennaio 2010

I MOVIMENTI I PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
SCRIVONO AL PAPA
E LANCIANO UN APPELLO ACCORATO ALLA CITTA’

Da 21 giorni centinaia di nuclei familiari in emergenza
abitativa si
trovano accampati e presidiano l’Assessorato alla Casa del Comune di
Roma, attraversando così questo natale e queste festività di crisi.
Molti di loro sono stati sfrattati, non sanno dove vivere e non hanno
altra scelta, non possono più sopportare, di fronte ai licenziamenti ed
alla precarietà, gli affitti ed i mutui alle stelle di questa città.
Per questo, da tempo, stanno chiedendo al Sindaco di Roma un intervento
consistente ed autorevole che porti fuori la capitale dall’emergenza in
cui vive.

Il Santo Padre, proprio nel periodio delle festività
natalizie, ha
pranzato coi poveri che frequentano e vivono le strutture di
accoglienza della Comunità di Sant’Egidio; ha più volte richiamato
chiunque porti responsabilità di governo del paese a non lasciare, in
questo momento di grande difficoltà, nessuno indietro e solo. Appena
Mercoledì scorso ha incontrato gli amministratori regionali,
provinciali e comunali chiedendo loro grande attenzione verso le
famiglie in difficoltà e gli ultimi, accennando anche alla necessità di
curare la qualità della vita nella progettazione della città.

Ora in ragione della visita programmata per la prossima
Domenica
alla Sinagoga, la questura di Roma vuole imporci di smantellare entro
Sabato 16 (domani), il presidio sinora autorizzato, mettendo avanti
presunte ragioni di sicurezza, ma in realtà per nascondere agli occhi
del Papa e del Paese, la testimonianza della cruda realtà
dell’emergenza abitativa, simbolo delle contraddizioni sociali che
affliggono la città di Roma.

Dopo aver manifestato pacificamente, al freddo ed alla pioggia
di
questo inverno rigido, per chiedere al Sindaco Alemanno di non
cancellare come annunciato circa 40.000 persone dalla graduatoria per
l’assegnazione delle case popolari e per ottenere soluzioni vere e
dignitose per noi e per tutti, non siamo disponibili ad accettare di
tornare nell’invisibilità nascondendo i problemi sotto il tappeto; non
possiamo accettare di farci trattare ancora una volta come polvere da
rimuovere frettolosamente.

Sentiamo spesso parlare dei giovani, delle famiglie, dei
migranti,
ma se chi viene sfrattato, chi ha la propria casa pignorata, chi non ce
la fa più ad arrivare alla fine del mese continuerà a ricevere non
accoglienza ma solo esclusione e politiche di polizia, chi potrà ancora
pensare di costruire il proprio futuro? Come potremo evitare di
sprofondare tutti nel precipizio di una società senza più legami
sociali e di solidarietà?

Rivendichiamo innanzitutto, dunque, il diritto alla
visibilità, come
condizione indispensabile per immaginare di tornare a parlare di
diritti.

Per questo chiediamo al Santo Padre di interessarsi alla
vicenda e
di riceverci. Di evitare che questa sua importante visita si macchi,
anche indirettamente, di questa brutale e violenta chiusura.

Allo stesso tempo invitiamo associazioni e movimenti, forze
politiche e rappresentanti istituzionali, organi di stampa e cittadini
ad una CONFERENZA STAMPA e ad un PRESIDIO AD OLTRANZA

SABATO 16 GENNAIO
DALLE ORE 14,30

ancora sotto l’ASSESSORATO ALLA CASA DEL COMUNE DI ROMA
in lungotevere De’ Cenci.

Movimenti per il Diritto all’Abitare – Roma

4dicembre

assemblea al volturno occupato

DOMENICA 29 NOVEMBRE ore 15 al TEATRO VOLTURNO OCCUPATO

Il 29 Novembre ci incontriamo al Volturno Occupato per parlare dell’attuale situazione dell’arte di strada a Roma.
La
recente proposta di delibera di Gasperini e il divieto di esibirsi ai
semafori hanno aperto il dibattito all’interno di diverse realtà sulla
libera arte di strada.

Vorremmo
che questa giornata di discussione fosse un momento di incontro di
tutti i gruppi e i singoli coinvolti e/o interessati per creare un
percorso comune.

Teatro DeMerode
Teatro Forte
Teatro Volturno

regina elena: sgomberati & derubati

Video che documenta che fine hanno fatto le masserizie delle persone sgomberate
da Regina Elena.
Malgrado le assicurazioni da parte del comune, furti, caos e
danni rappresentano lo stato delle cose.
SGOMBERATI E DERUBATI, la lotta
continua!

il video:

http://actiondiritti.blip.tv/file/2724911/

video 8marzo resiste!

14 settembre 2009 ex scuola 8 marzo occupata da una trentina di famiglie
in emergenza abitativa organizzate con i movimenti di lotta per la casa.
 
Alle 04.30 un centinaio di carabinieri si presenta presso la scuola e effettua
5
arresti con la fantasiosa accusa di associazione a delinquere.

il video:
http://blip.tv/file/2610562/

video alloggi regina elena

Da Regina Elena alla Casa della Pace: video realizzato in uno dei centri di accoglienza
in cui il comune di Roma ha "sistemato" le persone sgomberate da Regina Elena il 1 settembre 2009

 

il video è a questo link

http://blip.tv/file/2605503 

(e il bello arriva alla fine!)

PER TUTTI GLI ARTISTI DI ROMA: SITUAZIONE D’EMERGENZA A ROMA: LUNEDI 7 SETTEMBRE SPETTACOLO IN STRADA AI PIEDI DEL CAMPIDOGLIO

Con preghiera di diffusione
(al termine il link con il video delle proteste dei giorni precedenti..)

L’occupazione abitativa del Regina Elena è stata sgomberata
senza se e senza come all’alba del primo settembre. Ai suoi abitanti è
stata offerto in alternativa, un centro di prima accoglienza senza
acqua potabile, in cui avrebbero dovuto vivere ammassati a centinaia.

La
protesta è scattata subito, il Coordinamento Cittadino di Lotta per la
Casa ha installato un presidio in piazza Madonna di Loreto, affianco a
piazza Venezia, mentre altri ragazzi sono ancora sul tetto del
Campidoglio per protesta.

LA CAUSA DA DIFENDERE E’
IMPORTANTISSIMA: IL TEATRO DE MERODE, PUNTO D’INCONTRO TRA DECINE DI
COMPAGNIE TEATRALI CHE HANNO L’OPPORTUNITA’ DI AVERE DUE SALE PROVE
GRATUITAMENTE E DI CONFRONTARSI CON ALTRI PROFESSIONISTI DELLO
SPETTACOLO, E’ NATO E CRESCIUTO ALL’INTERNO DI UN’OCCUPAZIONE ABITATIVA
(CASAL DE MERODE) E ASSIEME AI SUOI ABITANTI HA COSTRUITO UN PERCORSO
DI RECIPROCO SCAMBIO E DI APERTURA.

SE PASSA LO SGOMBERO DELLE
OCCUPAZIONI ABITATIVE, NON SOLO SARA’ POSSIBILE MANDARE PER STRADA
IMPUNEMENTE MIGLIAIA DI PERSONE CHE LOTTANO PER UNA CAUSA DAVVERO
IMPORTANTE, MA SI RISCHIERA’ ANCHE UN SOFFOCAMENTO DELLA CULTURA E LA
CHIUSURA DI TUTTI GLI SPAZI ARTISTICI CHE, COME TEATRO DE MERODE, SONO
NATI E CONTINUERANNO A NASCERE A CONTATTO DIRETTO E GRAZIE AGLI SPAZI
LIBERI DI ROMA.

IL TEATRO DE MERODE PARTECIPERA’ ALL’INIZIATIVA
PORTANDO, IN PIAZZA MADONNA DI LORETO, UNA JAM DI ARTISTI E COMPAGNIE
CHE SI ALTERNERANNO PER TUTTA LA SERATA CON SEPTTACOLI, INTERVENTI
TEATRALI E IMPROVVISAZIONI.

VI CHIEDIAMO DI PARTECIPARE NUMEROSI A UNA GIUSTA CAUSA E A UNA SERATA MEMORABILE!

O ANCHE SOLO DI DIFFONDERE LA NOTIZIA DI QUELLO CHE STA SUCCEDENDO IL PIU’ POSSIBILE…

L’APPUNTAMENTO E’ PER LUNEDI 7 ALLE 20.00 IN PIAZZA MADONNA DI LORETO, AL PRESIDIO DEL COORDINAMENTO.

GRAZIE A TUTTI

I TEATRANTI DE MERODE

video:

http://www.youtube.com/watch?v=ourqM-ZC0ug&eurl=http%3A%2F%2Fwww.globalproject.info%2Fit%2Fin_movimento%2FLa-lotta-paga%2F1817&feature=player_embedded#t=26