| Roma, 15 Gennaio 2010
 
			I MOVIMENTI I PER IL DIRITTO ALL’ABITARE 
			SCRIVONO AL PAPA 
			E LANCIANO UN APPELLO ACCORATO ALLA CITTA’
			 
			Da 21 giorni centinaia di nuclei familiari in emergenza 
			abitativa si 
			trovano accampati e presidiano l’Assessorato alla Casa del Comune di 
			Roma, attraversando così questo natale e queste festività di crisi. 
			Molti di loro sono stati sfrattati, non sanno dove vivere e non hanno 
			altra scelta, non possono più sopportare, di fronte ai licenziamenti ed 
			alla precarietà, gli affitti ed i mutui alle stelle di questa città. 
			Per questo, da tempo, stanno chiedendo al Sindaco di Roma un intervento 
			consistente ed autorevole che porti fuori la capitale dall’emergenza in 
			cui vive.
			 
			Il Santo Padre, proprio nel periodio delle festività 
			natalizie, ha 
			pranzato coi poveri che frequentano e vivono le strutture di 
			accoglienza della Comunità di Sant’Egidio; ha più volte richiamato 
			chiunque porti responsabilità di governo del paese a non lasciare, in 
			questo momento di grande difficoltà, nessuno indietro e solo. Appena 
			Mercoledì scorso ha incontrato gli amministratori regionali, 
			provinciali e comunali chiedendo loro grande attenzione verso le 
			famiglie in difficoltà e gli ultimi, accennando anche alla necessità di 
			curare la qualità della vita nella progettazione della città.
			 
			Ora in ragione della visita programmata per la prossima 
			Domenica 
			alla Sinagoga, la questura di Roma vuole imporci di smantellare entro 
			Sabato 16 (domani), il presidio sinora autorizzato, mettendo avanti 
			presunte ragioni di sicurezza, ma in realtà per nascondere agli occhi 
			del Papa e del Paese, la testimonianza della cruda realtà 
			dell’emergenza abitativa, simbolo delle contraddizioni sociali che 
			affliggono la città di Roma.
			 
			Dopo aver manifestato pacificamente, al freddo ed alla pioggia 
			di 
			questo inverno rigido, per chiedere al Sindaco Alemanno di non 
			cancellare come annunciato circa 40.000 persone dalla graduatoria per 
			l’assegnazione delle case popolari e per ottenere soluzioni vere e 
			dignitose per noi e per tutti, non siamo disponibili ad accettare di 
			tornare nell’invisibilità nascondendo i problemi sotto il tappeto; non 
			possiamo accettare di farci trattare ancora una volta come polvere da 
			rimuovere frettolosamente.
			 
			Sentiamo spesso parlare dei giovani, delle famiglie, dei 
			migranti, 
			ma se chi viene sfrattato, chi ha la propria casa pignorata, chi non ce 
			la fa più ad arrivare alla fine del mese continuerà a ricevere non 
			accoglienza ma solo esclusione e politiche di polizia, chi potrà ancora 
			pensare di costruire il proprio futuro? Come potremo evitare di 
			sprofondare tutti nel precipizio di una società senza più legami 
			sociali e di solidarietà?
			 
			Rivendichiamo innanzitutto, dunque, il diritto alla 
			visibilità, come 
			condizione indispensabile per immaginare di tornare a parlare di 
			diritti.
			 
			Per questo chiediamo al Santo Padre di interessarsi alla 
			vicenda e 
			di riceverci. Di evitare che questa sua importante visita si macchi, 
			anche indirettamente, di questa brutale e violenta chiusura.
			 
			Allo stesso tempo invitiamo associazioni e movimenti, forze 
			politiche e rappresentanti istituzionali, organi di stampa e cittadini 
			ad una CONFERENZA STAMPA e ad un PRESIDIO AD OLTRANZA
			 
			SABATO 16 GENNAIO 
			DALLE ORE 14,30
			 
			ancora sotto l’ASSESSORATO ALLA CASA DEL COMUNE DI ROMA 
			in lungotevere De’ Cenci.
			 
			Movimenti per il Diritto all’Abitare – Roma
			 
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